PIETRO ALLEGRETTA: DA MARCIANISE A SINSHEIM (GERMANIA) PER SEGUIRE IL PAPA’ E LA BOXE

di Alfonso d’Acierno

Pietro non ha tempo per guardare fuori dal finestrino del treno. Deve approfittare di queste due ore di viaggio tra andata e ritorno da Sinsheim  a Hardthausen  nel sud della Germania, per studiare, per preparare le lezioni del giorno dopo. Pietro è un ragazzino di tredici anni che fino a cinque anni fa emulava il padre sul ring della palestra Medaglia D’Oro a Marcianise, con il maestro Raffaele Munno e con il suoi idolo Domenico Valentino. Oggi Pietro vive, studia e fa pugilato in Germania, dove si è trasferito con il papà Francesco Allegretta. A tredici anni ha conquistato il primo titolo nazionale tedesco nella categoria “Cadetti” così si chiamano ancora in Germania i nostri Schoolboy ma è un esempio di dedizione e senso del dovere. “Finisce la sua giornata scolastica alle 14.30 – racconta con orgoglio il papà ex nazionale azzurro di pugilato –  Deve fare quasi di corsa due chilometri per prendere il treno, alla stazione trova il suo maestro che lo prende e lo porta in palestra. Due ore piene di allenamento, poi il percorso inverso. Ma quando arriva a casa ed i nostri sorrisi si incrociano tutta la stanchezza lascia il posto all’entusiasmo e si pensa al giorno dopo”. In Italia Franco e Pietro Allegretta hanno lasciato più di un pezzo di cuore, hanno dovuto ricostruire una vita  ed il pugilato è stato di grande aiuto ad entrambi. “Pietro fin da piccolissimo mi seguiva in palestra, ha amato la boxe fin da quando l’ha capita – continua il racconto dei Franco –  Quando gli dissi che mi sarei dovuto trasferire in Germania, mi chiese solo se c’erano palestre di Boxe. Quando glielo confermai non ci pensò su due volte e corse a preparare i bagagli. Il pugilato non ci ha fatto pesare il distacco dalla nostra terra, è vero,  anzi ci ha fatto sentire solo trasportati in una nuova dimensione a chilometri di distanza ma con un ring dietro l’angolo. Certo un pizzico di nostalgia per la nostra Marcianise c’è sempre, ma la boxe per noi accomuna le due terre e riduce la distanza”. Quando Franco e Pietro Allegretta arrivarono in Germania , prima ancora di cercare casa, andarono alla ricerca di una palestra. A Sinsheim non ce ne erano . Qualcuno disse a Franco che nel suo stesso quartiere viveva un  ex pugile italiano l’ex professionista Giuseppe Prestano.  Il supermedio emiliano aveva allestito a palestra un grande garage e qui allenava alcuni pugili, soprattutto ragazzi. Franco e Pietro si sentirono di nuovo a casa, avevano un ring ed una palestra dove allenarsi. Pietro sotto la guida del papà e gli insegnamenti di Prestano cresce in fretta, pugilisticamente parlando,  mostra le sue grandi qualità ed a questo punto la cosa si fa seria. “Il ragazzo ha dimostrato da subito le sue doti pugilistiche – spiega Giuseppe Prestano –  la mia modesta palestra iniziava ad essere stretta. Poteva fare molto di più e quindi si decise di affidarlo al maestro ucraino Alexander Balko che però aveva la sua accademia pugilistica la BOXSTALL  a Hardthausen a 52 km di distanza.  Il ragazzo ed il papà non ebbero un attimo di esitazione ed oggi questo titolo inizia a ripagarli dei tanti sacrifici  che hanno fatto e che faranno”.   “Il pugilato ci ha fatto sentire e ci fa sentire a casa – aggiunge Franco –  Pietro frequenta la VII classe con profitto. Con lo stesso impegno con cui si allena e combatte, e poi confesso che questa sua applicazione continua mi invoglia a fare ancora boxe, infatti non ho smesso di allenarmi. Spesso vado con lui in treno in palestra, altre volte mi alleno qui da Giuseppe”. Franco ha disputato l’ultimo match nel mese di luglio dell’anno scorso pareggiando contro Benito Iannaccone. E’ ancora tesserato con la Medaglia d’oro ed ha promesso al sua grande amico Fabio Introvaia che al suo ritorno in Italia tornerà a combattere.  Intanto anche per lui una vita di sacrifici. Otto lunghe ore in fabbrica, fa l’elettricista in un’azienda che costruisce impianti elettronici di verifica, in pratica i metal detector. “Non mi ha mai spaventato il lavoro  fin da quando lavoravo in un forno con il mio fraterno amico Fabio Introvaia  – ricorda  Allegretta –  Oggi sono più tranquillo, vivo con la mia compagna Tania, mi mancano un po’ gli amici e per ricordarmi di Introvaia ho chiamato il mio ultimo figlio di tre anni  Fabio. Ho un altro figlio in Italia, si chiama Pasquale e fino a qualche mese fa si allenava con il G.S. Carabinieri con Riccardo D’Andrea”. Una famiglia nel segno della boxe e tanto per non farsi mancare nulla Franco Allegretta si è scelto per compagna Tania, guarda un po’ la sorella di Federico Scialla anche lui ex allievo di Raffaele Munno.  Una famiglia felice nel segno della boxe con la giovane promessa Pietro Allegretta che sogna di indossare, come il papà, la maglia azzurra. E le premesse ci sono tutte.

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